Music Style Alternative

Musical Influences LABRADFORD, GOD SPEED YOU! BLACK EMPEROR, ANGELO BADALAMENTI

Similar Artists labradford, god speed.....

Artist History I Lam sono Fabio La Vecchia (tastiere, campionatori) e Rosario Faita (chitarra). Nascono a Castrovillari (CS) nel 1999 con alle spalle diverse esperienze musicali (Parco Mobile Indie Festival, Festa della Musica - Cosenza, Jazz-Rock Festival di Oriolo-CS). Sono stati ospiti alla trasmissione radiofonica 'Sotterranei Pop' su RLB curata da Eliseno Sposato, collaboratore di Mucchio Selvaggio, nel 2002. Facendo tesoro del loro bagaglio musicale passato, hanno dato vita a un nuovo progetto musicale, volto alla sperimentazione e quindi al post-rock con un occhio attento alle soundtracks di Angelo Badalamenti nei film di David Lynch.

Group Members Rosario Faita: chitarra, Fabio la Vecchia: tastiere, basso, campionatore.

Instruments I Lam suonano con: D20 Roland, DX21 Yamaha, campionatore ENSONIQ MIRAGE, expander WS2 GEM.

Albums Focus, Dissolvence

Press Reviews BLOW UP.n.54 Novembre 2002. "Poison: a tribute to Phil Ochs" woodrecs. Una a compilation tributo i cui proventi andranno ad Amnesty International; ci sono tutti i presupposti per salvala re il disco e via, com qualcuno spesso fa. E invece no: al di lŕ del lato umano e' di musica che dovremmo dire. Ma per nostra fortuna il risultato nonj cambia; Ospiti come Eugene Chadbourne & Camper Van Beethoven, Daniel Johnston & Jad Fairf, Ernesto Diaz Infante, I calabresi LAM unici italiani del lotto, inmtriganti responsabili d'un galleggiante acidume psichedelico) e altra fauna umana di sicura follia rendono il disco un atto di amore sentito e riuscito- non la solita pappaderla d'occasione, insomma, ma una in buona misura delirante - nei confronti di un uomo cosi grande che non voglio dire, perchč le mie parole potrebbero solo sporcarlo. (Stefano I. Bianchi) KRONIC.it AA. VV. Poison: a Tribute To Phil Ochs Wood Records Il ricordo di un mito Parlare di Phil Ochs č potenzialmente semplice per la grandezza del personaggio, ma in realtŕ risulta tremendamente difficile per lo stesso motivo. Fra i i nomi di spicco del folk della contestazione, la sua influenza č stata subita da molti dei maggiori protagonisti dell’attuale scena folk rock statunitense. Gli omaggi in questi casi sono scontati, il problema č quando anche il risultato finale ha uno spiacevole retrogusto di banale e di non indispensabile. Un plauso, allora, va alla Wood Records per la scelta di artisti che, in maniera personale, hanno reinventato brani “storici” in maniera spesso deviata e sempre rispettosa. I nomi sono importanti e, piccola soddisfazione per il nostro paese, non possiamo non citare inizialmente i calabresi Lam, unica formazione italiana invitata a far parte del tributo. La loro”Half a Century High” si tramuta in viaggio visionario ed obliquo, sporcato da aspri spruzzi di vago sapore post. Piů classiche, ma ugualmente affascinanti, le prove di Linda Draper e Mary Jane, perfettamente a loro agio in territori folk, cosě come Daniel Johnston & Jad Fair e Charles Fyant non sbagliano nel loro approccio piů indie rispettivamente in “Chords Of Fame” e “Another Age”. Fra gli episodi migliori la coinvolgente versione di “I Kill Therefore i Am” nella semplice follia fra lo-fi e marcette dei Camper Van Chadbourne e il rumorismo malato di Ernesto Diaz-Infante in “Pleasures Of the Harbour”. Doveroso aggiungere che il ricavato andrŕ completamente ad Amnesty International, motivo in piů (ma non il solo, qui si tratta di ottima musica adatta ai palati piů diversi) per ricordare, o avvicinarsi per la prima volta, ad un’artis Marco Delsoldato. Indieville.com LAM, an ambient Italian duo, has just shocked the living shit out of me. This is a horridly obscure release on a criminally obscure CDR label; it's something practically nobody has heard of. And yet it's completely and utterly beautiful. This release has the power to move you. It has the power to pull you into the air and then send you to the ground. It is, quite simply, amazing. Using a plethora of different sounds from guitars, keyboards, synthesizers, and sequencers, LAM has crafted a gem of an album. They astound your ears with a barrage of sounds - layers upon layers of breathing, throbbing noise. And yet it is never harsh, it is contantly soothing, sometimes even tranquilizing. This draws similarities to bands like Landing, Sonogram, and a few of the artists on the Touch Records roster. If you are interested in ambient music, you will definitely love this. In fact, this album should appeal to everyone with an open mind, as it is an incredibly beautiful piece of music. Quite clearly one of the best albums of the year, so far. 92% I-DBOX.it Č difficile catalogare la musica dei Lam, duo nostrano arrivato giŕ al secondo album, che risente di influenze ambient, postrock ed elettroniche. “Focus” č un lento susseguirsi di atmosfere piatte, eteree e sognanti. Colonne sonore quasi new age per paesaggi e mondi sconosciuti, lunari, extraterrestri. “Blair Song 22” evoca i piů misteriosi anfratti della mente umana, cunicoli sotterranei, claustrofobici e umidicci. Lente dissolvenze, tremolii, e un clima cupo ed angoscio permeano il brano per tutta la sua durata. “Promenade”, capitolo piů interessante dell’album, converte il pacato minimalismo della precedente traccia in gradevoli echi di una chitarra, scricchiolii, note di una tastiera delicate e sognatrici, e poi un dolce violino a incastonarsi perfettamente nel tutto. Un tappetone ambient si srotola per tutta la durata del lavoro intersecandosi con atmosfere che ricordano opere di Labradford, Godspeed You Black Emperor (ma piů scheletrici e minimalisti) ed Angelo Badalamenti, che proiettano l’ascoltatore in uno psichedelico trip nei meandri dell’universo sonico. “Focus” č un lungo sbalzo spazio-temporale che vi lascerŕ precipitare in un vortice di emozioni contrastanti: paura, dolcezza, sicurezza, angoscia. Musica che č avanguardia; arte che guarda lontano e si rintana in una nicchia, appannaggio di una ristretta cerchia di ammiratori. Un’opera che si staglia con chiarezza oltre l’orizzonte della razionalitŕ; un lavoro che trasuda classe ed eleganza da ogni sua nota e che palesa le fattezze del sottosuolo musicale italiano, ambiguo e multiforme, che cela talenti unici ed originali come i Lam. [Filippo Boccarossa]

Additional Info Contatti: tel. 0981/26539 e-mail LaVecchia@everyday.com

Location Cassano Allo Jonio / Castrovillari, Cosenza - Italy

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