Lyrics
MEDEA
Ricordo di giorni ormai lontani
avvolti in un gelo irreale ed incompleto,
pieno di respiri in un identico istante
che dirige il suo vento verso il corpo di Medea.
Aggrappandosi al quale scolpisce e definisce
la nuova geografia di un corpo stanco ormai inerme,
sfiorando il ventre, scalando il monte,
su cui venere nascose i desideri.
Udendo il suo canto in memoria della gloria,
solenne chiave di tutte le mie porte,
lugubri e distorte...
unendo il mio pianto all'orgoglio della storia,
io resto intrappolato dal suo canto ancestrale...
...e niente è più possibile ormai...
...ma è un lamento
che non sento,
mai un lamento
io non sento...
Sicura del potere della sua carne gelida
che genera il piacere attraverso i suoi fianchi,
rimango incantato da sinuosi orizzonti
che infrangono le mie vane convinzioni.
Osservo svanire in un ultimo gemito
il fragile equilibrio della sua riluttanza,
mentre i nostri corpi rimangono sospesi
in un labile ed effimero surrogato di realtà...
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